CEU2023, PUNTO DI PARTENZA PER LA RINASCITA DEL SISTEMA EMERGENZA Intervista a Giovanni Sbrana

Insieme ad Andrea Andreucci, Giovanni Sbrana ha coordinato il percorso di CEU 2023. Un percorso complesso, con una serie di variabili organizzative e “umane”, che hanno reso difficile e al tempo stesso affascinante la strada verso Firenze 2023.
E allora la prima domanda a Giovanni: il percorso è stato più difficile o più affascinante? Se faccio riferimento a questi mesi di preparazione, e anche a queste settimane, direi che il percorso è stato decisamente difficile; ma man mano che ci si avvicina alla fine direi che prevale l’aspetto affascinante di conoscere persone con ruoli e background diversi che hanno un unico obiettivo: costruire un servizio di emergenza efficiente.
Due giorni piani di sessioni, workshop, talk show. Come orientarsi?
Mi vien da dire che il CEU sembra un grosso buffet in cui il c’è rischio indigestione, ma sono sicuro che sarà vincente proprio per la diversificazione dei contenuti. Tra l’altro, il programma è stato pensato con una scansione temporale proprio per facilitare la costruzione del proprio percorso personale all’interno del congresso.
C’è anche una presenza significativa di superesperti stranieri… E questa è sicuramente una straordinaria occasione di conoscere best practice di Paesi lontani dal nostro; ma è anche un riconoscimento che il mondo dell’emergenza italiano è un luogo in cui è premiante venire a parlare. Forse anche perchè il CEU non ha sigle, non ha appartenenza specifica; è un congresso nato da un’iniziativa di professionisti amici, e questa è la sua specificità e al tempo stesso la sua bellezza.
Medici, infermieri, tecnici, soccorritori, volontari: Ceu 2023 ha qualcosa da dire a ciascuno di loro?
Indubbiamente. E anche qualcosa da ascoltare da ciascuno di loro.
Ci sarà una presenza istituzionale importante a CEU 2023? Ce lo auguriamo perché le istanze rappresentate sono fortissime e non c’è progresso scientifico senza progresso organizzativo e gestionale, quindi politico. I professionisti del nostro mondo sono maturi e sanno che dialogare con la politica è oggi imprescindibile.
Cosa ti auguri, e cosa auguri a tutti gli iscritti? Mi auguro di non dover più organizzare un CEU. A parte gli scherzi, auguro a tutti di crescere con la spinta del CEU. Sono convinto che tra un anno ricorderemo CEU 2023 come punto di partenza della rinascita di questo nostro sistema.