
La Sindrome Coronarica Acuta: un caso clinico considerando le nuove linee guida ESC 2018, aggiornate al 2020.
Luigi Fernando Antignani
3355258155
1. Introduction
Secondo la IV definizione universale di infarto miocardico (1) viene definita una sindrome coronarica di tipo 1 quella che presenta una rottura/erosione della placca con conseguente trombo occlusivo e non occlusivo. Nella valutazione elettrocardiografica finora in uso, è consuetudine considerare un sopraslivellamento del tratto ST all’ECG come una espressione di occlusione coronarica completa o totale mentre un sottoslivellamento del tratto ST(NSTEMI) veniva considerato una occlusione coronarica incompleta o parziale che a sua volta determinava un diverso approccio interventistico: nel primo caso un intervento immediato (PTCA) immediato e nel secondo caso in differita perché ritenuta espressione di una lesione sub endocardica in un substrato frequentemente associato a una patologia coronarica ischemica già preesistente. Nelle casistiche riportate in letteratura viene osservato inoltre che l’infarto STEMI presentava una maggior morbilità e mortalità nell’immediato rispetto a quello NSTEMI dove si osserva una morbilità e mortalità maggiore rispetto allo STEMI (2).Considerando le nuove linee guida ESC 2018 invece si osserva un superamento di questa differenziazione e il caso clinico riportato viene analizzato in base a questa nuova classificazione.
2. Materials and Methods
Descrizione del caso clinico. Distinzione tra “danno” e “infarto” miocardico e classificazione dei 5 tipi di IM secondo ESC 2018. Incidenza e caratteristiche dell’IMA secondo la distinzione STEMI-NONSTEMI e analisi secondo le nuove definizioni di IM.
3. Results
Trattamento ed esito del caso clinico.
4. Discussion and Conclusions
Nella sindrome coronarica acuta (SCA) è con la coronarografia che si evidenzia in maniera precisal’entità dell’occlusione coronarica che nel caso clinico riportato consisteva in una occlusione coronarica completa prossimaledell’IVA e una occlusione prossimale parziale del 50% al primo tratto dell’a. circonflessa mentre altri elementi di valutazione (ECG, dosaggio della troponina, valutazione clinica) si sono confermati indicatori di una ischemia miocardica in atto. Un nuovo paradigma definisce l’ischemia
miocardica in Occlusiva - OMI e Non Occlusiva -NOMI (3) che si dimostrerebbe più adeguata a definire l’occlusione coronarica.
Nel sospetto di una sindrome coronarica acuta le ultime linee guida ESC sono più indicative per valutare la condizione coronarica rispetto alle precedenti definizioni.
1.Fourth universal definition of myocardial infarction (2018) European Heart Journal (2019) 40, 237–269
2. Short and long-term mortality after STEMI versus NSTEMI: a systematic rewiew and meta-analysis. JACC. Volume 61,Issue 10 Supplement March 12, 2013
3. Shyam Murali,"OMI-NOMI: Time for a Paradigm Shift", blog REBEL EM, 8 february 2021.https://rebelem.com/omi-nomi-time-for-a- cambio di paradigma/.
Orale
E. Guerrini,Dirigente Medico U.O. Complessa 118 Firenze Soccorso. Usl Centro Toscana.
F. Zuccarello, Infermiere U.O. Complessa 118 Firenze Soccorso. Usl Centro Toscana.
P. Paolini,Direttore SOC 118 Usl Centro Toscana.
Emergenza PreOspedaliera