
LA FORMAZIONE DEL TRIAGISTA NEOASSUNTO. UNO STRUMENTO DI VALUTAZIONE
LEONARDO DI NARDO
3272911427
Introduzione
L’introduzione nelle strutture di Pronto Soccorso (PS) della figura dell’infermiere “triagista”, debitamente formato, non è sicuramente la soluzione al problema del sovraffollamento, ma può contribuire in maniera determinante a mantenere l’efficienza di tali servizi, purché eseguito seguendo determinati criteri.
Considerata l’importanza del Triage intra-ospedaliero, quale momento fondamentale del percorso del paziente in PS, l’accuratezza nello svolgimento di questo “processo decisionale” da parte dell’infermiere di Triage, rappresenta un importante obiettivo da raggiungere.
Il triage è un processo articolato, che prevede una serie di attività con diversi gradi di complessità e come tale non scevro dalla possibilità che si verifichi un evento avverso per cui il ministero della salute ha elaborato diverse raccomandazioni in merito. Una formazione adeguata e continua riduce sensibilmente i rischi di una errata attribuzione di codice di priorità, aumenta i livelli di appropriatezza dell’intervento, nonché la qualità e la sicurezza della prestazione erogata.
Problema
Il corso di triage associato ad un’esperienza lavorativa di sei mesi in pronto soccorso non è spesso, sufficiente ad abilitare e riconoscere le eventuali difficoltà del nuovo infermiere incaricato alla funzione di triage.
Obiettivo
Le linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero esplicitano: l’idoneità temporanea allo svolgimento dell’attività di triage sarà dichiarata al termine del periodo di affiancamento dal tutor. Pertanto risulta necessario sviluppare uno strumento di valutazione delle competenze dell’infermiere neo-triagista, che, in accordo con gli infermieri “tutor”, permetta di valutare in modo appropriato il grado di formazione pratica dell'infermiere junior in fase di tutoraggio.
Materiali e metodi
Per l’elaborazione dello strumento è stato quindi formato un gruppo di lavoro interdisciplinare medici ed infermieri esperti. La scheda sviluppata, si basa sul modello organizzativo di triage globale, si suddivide in tre macroaeree che verificano: la valutazione sulla porta, la valutazione soggettiva, la valutazione oggettiva; con punteggi che vanno da un massimo di 4 ad un minimo di 0, per singola attività svolta, per un punteggio totale massimo di 30. Al termine del periodo di affiancamento l’idoneità viene superata se vengono raggiunti 24/30.
Conclusioni
La scheda di valutazione del processo di triage chiude l'iter formativo e abilita l'infermiere a svolgere l'attività di Triage in modo autonomo, minimizzando gli eventi avversi ed incrementando la preparazione e sicurezza dell’infermiere neo-triagista. Inoltre lo strumento può essere adottato quale strumento di indirizzo per approfondire gli ambiti di competenza mostratisi maggiormente “deboli”.

Poster
A. Trincas, Infermiere S.C. AREA INFERMIERISTICA E OSTETRICA ARNAS G. Brotzu Cagliari
R. Argiolas Dirigente Medico S.C. Pronto Soccorso ARNAS G. Brotzu Cagliari
F. Polo Direttore Medico S.C. Pronto Soccorso ARNAS G. Brotzu Cagliari
Triage