
Il Percorso Stroke può essere monitorato come gli altri percorsi tempo-dipendenti? L’esperienza della Centrale Operativa Emergenza Sanitaria Siena-Grosseto.
Stefano Dami
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Introduzione
I principali criteri di valutazione dei percorsi tempo-dipendenti in Emergenza Urgenza consistono essenzialmente nell’istituzione di registri dedicati; tuttavia, il paziente eleggibile al Percorso Stroke non presenta un pattern univoco, contrariamente a quanto avviene, ad esempio, per il Percorso STEMI, che si attiva con l’evidenza oggettiva di un tratto ST sopraslivellato all’ECG e in cui si individua l’Emodinamica come unica struttura di destinazione.
I pazienti con Stroke necessitano di un inqaudramento clinico multifattoriale e più complesso, che include la valutazione delle comorbilità e del grado di autonomia, oltre a un’attenta valutazione di precisi criteri temporali; anche per l’accesso in Ospedale non si considera una destinazione univoca, ma è necessario scegliere tra strutture diverse sulla base di parametri clinici e logistici. Per questi motivi, per poter monitorare un Percorso Stroke, la rilevazione di indicatori di esito risulta di fondamentale importanza.
L’attivazione e la rilevazione dei dati necessari avviene tramite la CO118 che supervisiona la correttezza dei criteri e allerta il Pronto Soccorso pertinente.
Materiali e Metodi
Abbiamo analizzato i dati sui Percorsi Stroke dal 1/1/2022 al 31/7/2022, tramite l’utilizzo di software aziendali dell’AUSLTSE e dell’AOUS, inizialmente utilizzando l’indicatore “Trattamenti effettuati/Percorsi attivati da CO” (con dato atteso intorno al 60% per presenza di variabili TIA, emorragie cerebrali, autopresentazioni…). Successivamente, abbiamo confrontato le anagrafiche dei pazienti segnalati come percorsi dalla CO e quelle dei pazienti effettivamente trattati nei Presidi accreditati (Grosseto e Siena). Dall’incrocio di questi dati, oltre a un fisiologico over-reporting, abbiamo intercettato una discreta quota di pazienti che avevano effettuato un trattamento fibrinolitico e/o locoregionale, ma che non erano stati segnalati come Percorsi dalla Centrale, seppur gestiti; ne abbiamo quindi ricostruito le fasi di gestione.
Risultati
Dalla nostra esperienza si deduce che il numero grezzo di “Pazienti trattati/Percorsi attivati” è congruo e da una prima analisi, ciò potrebbe essere sufficiente a concludere che il Percorso funziona; tuttavia, con un maggiore approfondimento, circa il 57% dei pazienti trattati sembrerebbero non essere stati segnalati dal 118 come Percorsi.
Alla ricostruzione di questi “missed paths”, gran parte (circa il 70%) delle inappropriatezze risultano essere “sprecisioni” dell’operatore di CO (mancata annotazione dell’orario di esordio dei sintomi e/o mancato flag sulla scheda percorso per la segnalazione e/o sull’allerta PS, pur avendolo segnalato telefonicamente), ma il restante 30% descrive un mancato riconoscimento al dispatch e/o alla valutazione del personale sul campo dell’eleggibilità dei pazienti al PDTA.
Conclusioni
Nel PDTA Stroke, i criteri di monitoraggio del Percorso nel preospedaliero uniformemente riconosciuti (ISO-Angels, richieste dalla Regione) risultano strumenti adeguati soltanto in parte; per avere una migliore valutazione, a questi si deve affiancare la verifica degli indicatori di esito.
La CO rappresenta il trait d’union imprescindibile per raccordare numerosi professionisti con le strutture di monitoraggio, controllo e feedback. Monitorare genera qualità, appropriatezza, efficienza ed economicità (ottenendo l’ottimizzazione del rapporto costi/benefici).
Secondo la nostra esperienza, la cultura della verifica quotidiana, accompagnata da feedback correttivi ed elevata capacità di autocritica, rappresenta un metodo efficace che garantisce la crescita di un sistema complesso e multiprofessionale.

Poster
S. Dami, L. Berti, P. A. Buonaccorsi, F. Picciolini, M. Montomoli, G. Panzardi - UOC Centrale Operativa 118 Siena-Grosseto, AUSL TSE
C. Domenichelli, M. Acampa, R. Tassi - UOC Stroke Unit, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese
V. Groccia, M. Breggia, U.O.C. Medicina e Chirurgia d'accettazione e d’urgenza, Ospedale Misericordia Grosseto
G. Taddei, U.O.P. Integrazione organizzativa e gestionale risorse ed attività infermieristiche e di supporto area emergenza urgenza, AUSL TSE
Medicina d'urgenza